Perché il X° miglio non ritorna in piazza San Bartolomeo?
Nel 1823 in Regione Perosa fu rinvenuta parte della colonna del decimo miglio con inciso il numero “X”, successivamente collocata all’esterno della Chiesa di San Bartolomeo, nell’omonima piazza di Rivoli.
Una quindicina d’anni fa, inopinatamente, il reperto risalente al I° o II° secolo, che aveva per 150 anni caratterizzato Borgonuovo venne “ricollocato”, senza informare i cittadini, alla Casa del Conte Verde e lì da allora giace , seminascosto.
I vecchi del borgo non ci sono più, del decimo miglio romano non si ricorda quasi più nessuno.
I ragazzi soprattutto.
Entrando al Conte Verde, al piano terra in fondo alla sala a sinistra , nel corridoio che porta ai servizi , troviamo questo imponente pietrone bianco, che richiama un simbolo fallico e in basso, piccolo piccolo, una specie di pizzino che recita
“Tronco di colonna indicante il decimo miglio da Augusta Taurinorum lungo la via delle Gallie. Ritrovata nel 1823”.
Ovviamente qui la mafia non c’entra, a parte la cripticità del messaggio. Della lunga permanenza della pietra per un secolo e mezzo al lato della chiesa di Borgonuovo non una parola.
E qui la domanda sorge spontanea.
Perché il X° miglio non ritorna in piazza San Bartolomeo, affiancato magari da una epigrafe esplicativa che ne specifichi le vicende storiche che l’hanno accompagnato?
Sarebbe un momento culturale importante per i cittadini tutti, specie quelli di Borgonuovo. Sarebbe altrettanto importante, per amor di verità, rendere pubblici gli atti del processo decisionale che portò l’Amministrazione comunale alla discutibile decisione.