Il Bar del Castello … non ci fermiamo !
In data 14 luglio la nostra associazione richiedeva via mail al Sindaco di Rivoli l’autorizzazione a svolgere il 23 p.v. sera, su suolo pubblico nel piazzale Mafalda di Savoia, una manifestazione avente come unica finalità quella di rilanciare un “sogno” a valenza culturale, sociale e politica, ovvero la necessità di procedere alla riapertura della caffetteria storica, per rinnovare il ruolo del Castello e meglio collegarlo alla città.
L’argomento era stato lambito in occasione dell’ ultima campagna elettorale amministrativa del 2019 (si, certo, vedremo, studieremo …) , poi sull’argomento un silenzio bipartisan tombale . Sarebbe stata esclusa nella nostra manifestazione ogni attività di somministrazione di bevande e alimenti al pubblico e parimenti l’utilizzo di impianti di amplificazione e altre strutture, al di fuori di qualche tavolo e sedie. Forse sarebbe stato presente un artista di strada. La mail era stata inviata doverosamente anche al Commissariato di Polizia di Stato di Rivoli.
L’Ufficio Traffico del Comune di Rivoli inoltrava l’indomani alla scrivente una mail che ipotizzava nel merito della richiesta i due possibili scenari di svolgimento della manifestazione , che contemplavano la necessità di premunirsi del Nulla Osta della Direzione del Castello per l’attività di divulgazione o raccolta firme (?) oppure dell’autorizzazione e/o del patrocinio del Comune, in forza dell’art. 24 del regolamento comunale sul canone patrimoniale, approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n. 29 del 25 marzo 2021.
Il regolamento di cui sopra prevede che “le occupazioni del suolo pubblico correlate allo svolgimento di eventi e manifestazioni saranno autorizzate dall’ufficio competente esclusivamente all’interno del complessivo procedimento di valutazione ed autorizzazione dell’evento/manifestazione in conformità al R.D. 635/1940 (Regolamento T.U.L.P.S.)”.
L’unica “complessità” che riscontriamo allo stato risiede nella difficoltà di interpretazione del quadro regolamentare vigente.
Semplicemente, la nostra manifestazione sarebbe appartenuta alla sfera della libera espressione del pensiero, quella declinata e tutelata dall’art. 21 della Costituzione repubblicana del 1948. Il rispetto della legge resta ovviamente la premessa di ogni azione.
Vorremmo comprendere il perché della necessità di richiedere preliminarmente il Nulla Osta della Direzione del Castello per un’occupazione di suolo pubblico e registriamo con rammarico il mancato rilascio del titolo autorizzativo richiesto.
Ne prendiamo conseguentemente atto.
Il presidente
Carlo Zorzi