Vinca il migliore

Rivoli 26/12/2008

E vinca il migliore.

Nell’immaginare le primarie del Partito Democratico,il cittadino di sinistra sogna di potervi partecipare  e di  poter  capire per tempo chi  e  cosa va a votare.
Dopo aver perso la candidatura unica [di Dessì, N.d.R.], garantita all’attuale sindaco per fargli fare “un passo indietro”, ecco che una donna e un uomo (l’ordine cavalleresco ed alfabetico vanno sempre rispettati) si contendono la poltrona di candidato del PD.

Spesso i candidati a sindaco si nascondono dietro i programmi, stilati da pochi intimi e che sempre sono ignorati dai semplici cittadini. Un esempio che mi sta a cuore e che la dice lunga, su tante questioni, è questa:
Dietro la semplice frase “un moderno impianto di risalita” si celava quel disastro che tutti conosciamo e che, non finito e chissà se lo sarà entro poco tempo, è sotto gli occhi di tutti.


Ecco la mia proposta.
Facciamo conoscere ai cittadini ogni punto del programma invitando i due candidati a un dibattito pubblico e che su ogni punto si possa sentire l’opinione in contraddittorio.
Cosa c’è di meglio di un confronto di questo genere?

Il “nuovo partito democratico” che dovrebbe fare una campagna elettorale ai suoi due candidati in modo paritetico, potrebbe anzi dovrebbe essere il primo promotore di tale soluzione.

In un momento di crisi economica immaginare un manifesto unico con i volti dei due candidati risolverebbe molti problemi (chi sta a destra o a sinistra del manifesto verrebbe estratto a sorte ). Risparmio economico e parità di visibilità sarebbero garantiti.

Immaginate un dibattito di tale importanza magari diviso in tre parti (finanza- urbanistica-amministrazione) sarebbe seguito da tantissimi cittadini e farebbe chiarezza su programmi, idee e su quella che dovrà essere la Rivoli che vogliamo. La sala congressi avrebbe finalmente il lustro per cui è nata.

Ora mi domando se è un’idea cosi folle oppure talmente banale da far fare “un passo indietro” per paura di un confronto tra due candidati?

Chi ha paura delle novità o di impegnarsi con i cittadini in modo chiaro alla luce del sole senza trincerarsi su programmi che pochissimi conoscono?

Andare nei quartieri o nelle associazioni “di partito”, sarà sicuramente utile ma spesso queste “rimpatriate” servono solo a dire che si sono resi edotti i cittadini oppure che si è dato corso alla tanto di moda e decantata “politica partecipata”.
Ma non raccontiamoci balle, i rivolesi meritano più rispetto.
Ai candidati del nuovo PD chiedo coraggio e innovazioni, chiarezza e disponibilità.

Mi giunge voce che alle primarie del partito democratico possono votare i soli iscritti .
Sarebbero primarie deprecabili e poco democratiche.
No, sono solo calunnie, ne sono sicuro.

Che si stia preparando l’avvento di un nuovo personaggio deciso dall’alto o chiamato a furor di popolo per salvare il salvabile?
Non so ma questa strana sensazione sta prendendo sempre più corpo nella mia immaginazione.
Strano vero???  Impossibile  non so.

Se le voci circolano vuol dire che c’è chi le pensa, e chissà cosa ci porta l’anno nuovo.
Di passi in dietro però non ne vorrei più sentir parlare.