Non c’è amore senza diritti e giustizia

Il giorno di Ferragosto, dall’aulica piazza Carignano di Torino, è iniziato il “Cammino dei Diritti”, una marcia su Roma non certo paragonabile a quella del ’22, in seguito alla quale si conculcarono i pochi diritti di cui godevano gli italiani, bensì una kermesse gioiosa ma politicamente forte per riaffermare la necessità di ampliare  la sfera dei diritti che afferiscono alla sfera più intima della persona: come vivere, chi amare, come morire.

In particolare la marcia di Piero Spina e degli amici che con lui hanno condiviso il progetto rivendica la necessità, ormai indifferibile, che il Parlamento, da sempre balbettante se non ostile, legiferi su matrimoni e unioni tra persone dello stesso sesso, allineando così l’Italia al novero dei paesi civili.


La Meridiana ha ospitato un paio di mesi orsono a Rivoli Piero Spina per un concerto bellissimo nella sede di piazza San Rocco, con le sue splendide “Spinettes”, all’interno del quale era stato presentato il progetto. Il “Cammino dei Diritti” ha ricevuto l’imprimatur della Regione Piemonte e del Comune di Torino. La politica – era presente l’on. Paola Bragantini del PD – pare finalmente interessarsi del problema, anche se Angelo Pezzana, figura storica del movimento di liberazione omosessuale, ha espresso in piazza, e duramente, il suo scetticismo. Rivoli ha visto la presenza solidale del vice-presidente pentastellato del Consiglio Comunale Carlotta Trevisan e della nostra associazione. Particolare interesse ha suscitato l’intervento del padre camilliano Antonio Menegon, che, nel complimentarsi per l’iniziativa, ha sottolineato come i testi sacri parlino poco d’amore ma molto di diritti e giustizia. L’amore, ha chiosato padre Menegon, non può trionfare in assenza di giustizia e diritti. L’arrivo a Roma è previsto per il 20 settembre prossimo,data questa assai evocativa. Vedremo cosa succederà.

17 agosto 2015

Il presidente
Carlo Zorzi